Cosa
può fare, d’altro, una donna-mamma quarantenne in piena “crisi dei quaranta” (e,
dunque, anche un po’ rincoglionita)? Oltre a dimagrire e a colorarsi i capelli
di un colore che è una via di mezzo tra Pippi Calzelunghe e Cindy Lauper?
Può
andare a un concerto, uno di quelli notevoli, come faceva quando aveva
vent’anni.
Ad
esempio, a giugno, potrebbe andare al concerto di Vasco Rossi all’Olimpico a
Torino, soprattutto quando il maritino che non smette, negli ultimi giorni, di osservarla - anche di soppiatto - sempre
più curioso, come se avesse di fronte una sorta di sconosciuto esemplare
femminile che sta subendo una trasformazione genetica, fisica e psicologica e
quindi, per ora (finché non si assesta), è meglio assecondare, si offre di
accompagnarla. Lui, che - tra gli altri - si è fatto il
concerto di Bob Marley a Milano, tre dei Queen in giro per l’Europa e che
ora ascolta Beth Hart. Lui, che vuole portarla a Torino, quel giorno. Ma non lo
ha deciso subito, lo ha fatto dopo. Inizialmente, infatti, quando lei glielo ha
proposto le ha risposto con l’entusiasmo di un bradipo:
«No
dai… mi piacevano le canzoni di vent’anni fa, le nuove non le conosco, poi, sai
che casino? Cosa? Nel prato, sotto al palco? E poi, Filippo? A chi lo lasciamo?
E il cane?»
«Hai
ragione. Tranquillo! Vado io. Tu non preoccuparti, resti qui col bambino e il
cane. Devo dormire lì però, mica torno di notte. Vado con qualche mia amica,
davvero. Capisci che non posso non andare, è sempre stato un mio sogno “Vasco
dal vivo” e dato che si vive una volta sola... Certo mi sarebbe piaciuto
andarci con te, però, pazienza.»
Lei,
questa mattina, dopo avere accompagnato il bimbo a scuola e portato il cane a
fare una passeggiata, magari andrà a comprare due biglietti (tribuna numerata
che ha patteggiato “niente prato sotto al palco, almeno possiamo arrivare all'ultimo momento”) per il concerto a Torino. Ma
non sa mica, in realtà, se lo farà.
Perché
il bambino, quando ha capito che mamma e papà intendono - sul serio - andare in
un posto senza di lui (solo per una notte), ha detto che gli viene il
“malincuore”.
Lei,
poi, sta riflettendo sul fatto che, oltre a essere una donna quarentenne in
piena “crisi dei quaranta” (che “rincoglionita” in fondo lo è sempre un po’
stata), non deve comunque scordarsi di essere anche una mamma e sa già che,
anche se fosse lì al concerto con suo marito, e le venisse in mente (e accadrebbe senza alcun dubbio) che il loro bambino è
a casa, triste… Beh, non se lo godrebbe neanche, il concerto.
Pensa che andranno al mare, tutti e tre.
Pensa che andranno al mare, tutti e tre.
......per nulla impensierito dagli 'anta (eheh), lascio il pargolame dalla nonna e mi fiondo con la moglie al concerto...che saranno 20 (!!) che non vedo Vasco live.....tribuna ovviamente che il tempo dei campeggi sul prato direi che l'ho finito! byebye nik
RispondiEliminaChe invidia, Nik! Noi non sappiamo a chi lasciarlo, il pargolo... che non ha mai dormito "fuori" senza di noi. E' una cozza! ;-)
Elimina