Per parlare d'Amore, a modo mio.

giovedì 18 aprile 2013

#OccupyParrucco



Ieri mattina ero così tesa e preoccupata per le votazioni del Presidente della Repubblica (Marini o Rodotà?) che non ho acceso proprio la televisione. E non ho neppure lavorato. L’unica cosa che sono riuscita a fare senza grossi problemi è stata quella di andare dal parrucchiere a fare un ritocchino al mio “rosso”.

Quando, in tarda mattinata sono rientrata a casa, l’ho accesa, la TV… e ho capito subito che avrei fatto meglio a trascorrere la giornata dal parrucchiere, avrei dovuto fare l’OccupyParrucco (ogni riferimento a persone o fatti accaduti è puramente casuale, eh?) che sarebbe stato sicuramente più divertente e rilassante.

Quello che mi ha colpito non è stato tanto il discutibile “inciucio” tra PDL e PD, non è stato l’abbraccio di Bersani ad Alfano che, a quanto pare, non è un giaguaro da smacchiare…

Mi hanno colpito molto i soli 13 voti presi dalla Bonino nel senso che mi hanno fatto riflettere su quanto le donne contino in realtà in politica (e non mi riferisco alle ex attricette siliconate e ora acculturate) ma a donne che hanno veramente lottato una vita per fare vivere meglio altre donne.

Mi ha colpito il fatto che alla seconda votazione, dopo che alla prima hanno evidentemente vinto i “scelti tiratori”, PD e PDL abbiano votato scheda bianca dimostrando di avere le idee chiare (probabilmente è una “strategia” politica che non riesco a comprendere che io di politica non me ne intendo proprio). Chissà perché credo che il nome di Prodi sia stato fatto così e che vincerà invece Massimo D’Alema.

Mi ha colpito molto la strategia di Bersani e del “vecchio” PD che (anche qui) non riesco a comprendere. Dico “vecchio” perché oggi 19 aprile, sostanzialmente, il PD non esiste più. Mi ha colpito (comunque sia), la compattezza del PDL. E mi ha sorpreso, ancora di più, quella del Movimento 5 Stelle.

E mi ha colpito molto l’assenza-presenza di Matteo Renzi che, mentre gli altri provavano a fare i soliti inciuci, proprio perché la politica necessita di un “cambiamento” e loro lo hanno capito bene, twittava con l’hashtag #coseconcrete di essere in una piazza a inaugurare un fontanone… Che uno, poi, pensa che un partito potrebbe anche farselo da solo, no?

Mi ha colpito, tanto, quanto ci stiano prendendo per i fondelli, quanto la politica “vecchia” sia davvero così lontana e così poco attenta alla vita che vive la gente “comune” e alle situazioni che la famiglia media italiana si trova a dovere affrontare, forse, anche per colpa dell’inadeguatezza e della cupidigia della politica stessa.

Poi, ieri sera, mi sono trovata ad ascoltare le parole di Gino Strada e ho pensato: “Quanto sarebbe bello se fosse lui, il Presidente della Repubblica”.

Ma io sono fondamentalmente una sognatrice che di politica non se ne intende proprio.

Beh, ditemi come finisce che sarò sicuramente dal parrucchiere a spuntarmi i capelli, che ho le doppie punte.

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