Ieri
mattina ero così tesa e preoccupata per le votazioni del Presidente della
Repubblica (Marini o Rodotà?) che non ho acceso proprio la televisione. E non
ho neppure lavorato. L’unica cosa che sono riuscita a fare senza grossi
problemi è stata quella di andare dal parrucchiere a fare un ritocchino al mio
“rosso”.
Quando,
in tarda mattinata sono rientrata a casa, l’ho accesa, la TV… e ho capito
subito che avrei fatto meglio a trascorrere la giornata dal parrucchiere, avrei
dovuto fare l’OccupyParrucco (ogni riferimento a persone o fatti accaduti è puramente
casuale, eh?) che sarebbe stato sicuramente più divertente e rilassante.
Quello
che mi ha colpito non è stato tanto il discutibile “inciucio” tra PDL e PD, non
è stato l’abbraccio di Bersani ad Alfano che, a quanto pare, non è un giaguaro
da smacchiare…
Mi
hanno colpito molto i soli 13 voti presi dalla Bonino nel senso che mi hanno
fatto riflettere su quanto le donne contino in realtà in politica (e non mi
riferisco alle ex attricette siliconate e ora acculturate) ma a donne che hanno
veramente lottato una vita per fare vivere meglio altre donne.
Mi
ha colpito il fatto che alla seconda votazione, dopo che alla prima hanno
evidentemente vinto i “scelti tiratori”, PD e PDL abbiano votato scheda bianca
dimostrando di avere le idee chiare (probabilmente è una “strategia” politica
che non riesco a comprendere che io di politica non me ne intendo proprio).
Chissà perché credo che il nome di Prodi sia stato fatto così e che vincerà
invece Massimo D’Alema.
Mi
ha colpito molto la strategia di Bersani e del “vecchio” PD che (anche qui) non
riesco a comprendere. Dico “vecchio” perché oggi 19 aprile, sostanzialmente, il
PD non esiste più. Mi ha colpito (comunque sia), la compattezza del PDL. E mi
ha sorpreso, ancora di più, quella del Movimento 5 Stelle.
E
mi ha colpito molto l’assenza-presenza di Matteo Renzi che, mentre gli altri
provavano a fare i soliti inciuci, proprio perché la politica necessita di un
“cambiamento” e loro lo hanno capito bene, twittava con l’hashtag #coseconcrete
di essere in una piazza a inaugurare un fontanone… Che uno, poi, pensa che un
partito potrebbe anche farselo da solo, no?
Mi
ha colpito, tanto, quanto ci stiano prendendo per i fondelli, quanto la politica
“vecchia” sia davvero così lontana e così poco attenta alla vita che vive la
gente “comune” e alle situazioni che la famiglia media italiana si trova a
dovere affrontare, forse, anche per colpa dell’inadeguatezza e della cupidigia
della politica stessa.
Poi,
ieri sera, mi sono trovata ad ascoltare le parole di Gino Strada e ho pensato:
“Quanto sarebbe bello se fosse lui, il Presidente della Repubblica”.
Ma
io sono fondamentalmente una sognatrice che di politica non se ne intende
proprio.
Beh,
ditemi come finisce che sarò sicuramente dal parrucchiere a spuntarmi i
capelli, che ho le doppie punte.
Nessun commento:
Posta un commento
Cosa ne pensi?