Per parlare d'Amore, a modo mio.

lunedì 8 aprile 2013

Buon Compleanno



Domani sarà una giornata speciale. Il maritino compie gli anni. Si dice, degli uomini, l’età? Beh, lasciatemelo dire: mio marito è proprio un figo, nel senso che dimostra la mia età e questo mi fa anche un po’ incazzare. Dico… hai 48 anni, dimostrane 48, non 40! Facciamo 45 se no si monta la testa.
Sapete come si dice, no? Che gli uomini invecchiando migliorano e le donne, invece, peggiorano? Io che (in caso non l’abbiate ancora capito) sto vivendo in pieno la fantomatica “crisi dei quaranta” che non credevo esistesse ma, vi assicuro, esiste eccome, lo guardo e penso: “Ma io a 48 anni sarò in forma come lui?”. Proprio come corpo intendo. Non lo so mica.

Io me li vedo (che poi non me li senta è molto grave, credetemi…) proprio tutti, addosso, i miei 40. Oddio, ora che sono dimagrita e che mi sono fatta la tinta dei capelli color rosso-arancione (dimostrazione di quanto le donne in piena “crisi dei quaranta” possano rincoglionire), un po’ meno…

In sostanza, se io voglio avere un aspetto accettabile devo stare a dieta, andare dal parrucchiere, curarmi in generale di più, se non fossi pigra fare sport, eccetera eccetera eccetera.

Lui, no. È così. Non fuma e ogni tanto va a correre mezz’oretta quando invece, io, dovrei correre una settimana di fila per ottenere lo stesso risultato. Ora, perdonatemi, c’è qualcosa che non va. Dov’è la parità dei diritti?

Quando mi ha sposata ero un chiodo, poi, subito dopo la maternità, sono diventata una balena. E ci credo, trasporta tu trechiliesettecentocinquantagrammi dentro la pancia, fatti fare tu un taglio per il cesareo che ogni volta che mi specchiavo nuda vedevo un gigantesco Smile (lo vedo ancora, il mio Smile a cui, in realtà, ormai sono pure affezionata, che alla fine rappresenta la cosa più bella del mondo, ma sto facendo in modo di farlo diventare uno Smile apatico), combatti tu contro gli sbalzi ormonali di cui parlano tutti e, poi, ascolta tu qualcuno che ti chiede “Ma sei nervosa?”, rispondi tu “Noooo, cosa te lo fa pensare?” col ghigno che è solo un avvertimento “Non dire altro se no ti sbrano”.

Beh, questo sproloquio, solo per dire che vorrei che domani fosse proprio una giornata speciale, vorrei che si sentisse proprio felice, che guardasse me e nostro figlio e pensasse “A 48 anni sono un uomo fortunato”. Vorrei che pensasse le cose che penso io quando lo guardo che non se ne accorge. Quando penso che, a quarant’anni, sono proprio una donna fortunata ad avere trovato un uomo come lui, che non ha mai smesso di amarmi e di volermi così come sono. Vorrei che si sentisse felice come mi sono sentita io, qualche sera fa, quando mi ha detto che non sperava che tra noi, dopo 13 anni, potesse essere ancora così, così com’è.

Vorrei che fosse felice, anche se non so ancora come rendere speciale domani.



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