Domani
sarà una giornata speciale. Il maritino compie gli anni. Si dice, degli uomini,
l’età? Beh, lasciatemelo dire: mio marito è proprio un figo, nel senso che
dimostra la mia età e questo mi fa anche un po’ incazzare. Dico… hai 48 anni, dimostrane
48, non 40! Facciamo 45 se no si monta la testa.
Sapete
come si dice, no? Che gli uomini invecchiando migliorano e le donne, invece,
peggiorano? Io che (in caso non l’abbiate ancora capito) sto vivendo in pieno
la fantomatica “crisi dei quaranta” che non credevo esistesse ma, vi assicuro,
esiste eccome, lo guardo e penso: “Ma io a 48 anni sarò in forma come lui?”.
Proprio come corpo intendo. Non lo so mica.
Io
me li vedo (che poi non me li senta è molto grave, credetemi…) proprio tutti,
addosso, i miei 40. Oddio, ora che sono dimagrita e che mi sono fatta la tinta
dei capelli color rosso-arancione (dimostrazione di quanto le donne in piena
“crisi dei quaranta” possano rincoglionire), un po’ meno…
In
sostanza, se io voglio avere un aspetto accettabile devo stare a dieta, andare
dal parrucchiere, curarmi in generale di più, se non fossi pigra fare
sport, eccetera eccetera eccetera.
Lui,
no. È così. Non fuma e ogni tanto va a correre mezz’oretta quando invece, io, dovrei
correre una settimana di fila per ottenere lo stesso risultato. Ora,
perdonatemi, c’è qualcosa che non va. Dov’è la parità dei diritti?
Quando
mi ha sposata ero un chiodo, poi, subito dopo la maternità, sono diventata una
balena. E ci credo, trasporta tu trechiliesettecentocinquantagrammi dentro la
pancia, fatti fare tu un taglio per il cesareo che ogni volta che mi specchiavo
nuda vedevo un gigantesco Smile (lo vedo ancora, il mio Smile a cui, in realtà, ormai
sono pure affezionata, che alla fine rappresenta la cosa più bella del mondo,
ma sto facendo in modo di farlo diventare uno Smile apatico), combatti tu
contro gli sbalzi ormonali di cui parlano tutti e, poi, ascolta tu qualcuno che
ti chiede “Ma sei nervosa?”, rispondi tu “Noooo, cosa te lo fa pensare?” col
ghigno che è solo un avvertimento “Non dire altro se no ti sbrano”.
Beh,
questo sproloquio, solo per dire che vorrei che domani fosse proprio una
giornata speciale, vorrei che si sentisse proprio felice, che guardasse me e
nostro figlio e pensasse “A 48 anni sono un uomo fortunato”. Vorrei che
pensasse le cose che penso io quando lo guardo che non se ne accorge. Quando
penso che, a quarant’anni, sono proprio una donna fortunata ad avere trovato un
uomo come lui, che non ha mai smesso di amarmi e di volermi così come sono. Vorrei che si sentisse felice come mi
sono sentita io, qualche sera fa, quando mi ha detto che non sperava che tra noi,
dopo 13 anni, potesse essere ancora così, così com’è.
Vorrei
che fosse felice, anche se non so ancora come rendere speciale domani.
Fagli leggere questo post.....
RispondiElimina