Per parlare d'Amore, a modo mio.

sabato 5 ottobre 2013

La gelosia



Ieri è stata sostanzialmente una bella giornata ma è successa una cosa strana che continua a farmi riflettere.

Io non sono mai stata gelosa del maritino, assolutamente mai, tanto meno delle sue storie passate. Non perché non mi interessi, non lo sono mai stata per indole, probabilmente. È otto anni più grande ed è ovvio che abbia vissuto più storie di me, buon per lui. Insomma, mio marito, prima di conoscermi deve essersi fatto il mondo ma io sono dell’idea che, in questo, sia sempre meglio essere “l’ultima”. Non fa una piega. Certo, è capitato che qualche zoccoletta in passato, ci avesse “provato” anche davanti a me (l’ho conosciuto quando avevo 27 anni perché era un mio “cliente” che, detto così fa brutto ma, insomma, gli vendevo spazi pubblicitari su una rivista… tanta, gliene vendevo, di pubblicità), magari a una cena di lavoro o cose così e il risultato era che dopo, insieme, ci facevamo delle grandi risate. E lui, pure, non è mai stato geloso di me, del mio passato. Almeno credo.

Ieri ho “flippato”, per una stupidata che non sto a raccontarvi perché sostanzialmente sono fatti nostri. Quello che mi stupisce, è che mi sia arrabbiata (così tanto che non ne avete idea) per una cosa veramente stupida. Penso che anche lui si sia stupito per la mia reazione. Il punto è che credo gli abbia pure fatto piacere, come se avesse bisogno di quello che stava accadendo, di quello che stavo dicendo.

Dopo la “tempesta” mi sono buttata in vasca da bagno perché avevo troppo freddo e voglia di rilassarmi e ho pensato a un po’ di cose. Lui, si è messo a cucinare.

Pensavo ai “confini”, ai “limiti”. Pensavo al senso di “libertà” e a quello di “possesso”. Pensavo che io ho estremamente bisogno di sentirmi “libera” altrimenti so, mi mancherebbe il respiro. Ma, allo stesso tempo (anche se non l’abbia mai ammesso neppure a me stessa), ho bisogno di sentirmi “circoscritta”, ho bisogno di limiti e di confini. Ho bisogno di sentirmi protetta, da cosa non so. Lui, in quasi dieci anni di matrimonio, mi ha sempre lasciata molto libera, in tutto: scelte, decisioni, ha sempre avuto estremo rispetto per le mie idee (anche per quelle strampalate) e mi ha sempre appoggiata e supportata. 

Pensavo che io, invece, sono una che “spinge” nel senso che, soprattutto in questi ultimi due anni, in nome della mia fantomatica “libertà”, l’ho sempre spinto al limite. L’ho sempre messo alla prova. Certo, lui le ha sempre superate, le mie prove. Come se avessi bisogno di continue e superflue conferme. Intendiamoci, so benissimo quale sia il limite che non potrei e non vorrei neppure tentare di oltrepassare. Fatto sta che, secondo me, io, nella mia vita, ho sempre preteso libertà per paura di essere messa “in gabbia”, per paura di essere “limitata” da confini prestabiliti. Per paura di soffocare.

Io so che mio marito mi ama immensamente e sono stanca, alla mia età, di avere paura di ammettere di aver bisogno di una persona, di lui. Per vivere. Sono stanca di mettere alla prova il suo Amore per me. 

A volte penso a come riesca a “tenermi”, a come sia riuscito, in tutti questi anni, a tenermi. A non farmi andare via. Forse, perché mi ha semplicemente amata. Nel modo giusto.

Ieri, dopo il bagno mi sono messa il pigiama e mi sono sdraiata sul divano ad ascoltare la musica che usciva già dalle casse… Ero esausta, rilassata ma esausta, come se avessi appena fatto un incontro di boxe. Lui è venuto a dirmi che era quasi pronto il risotto al tartufo (che, sa, è uno dei miei piatti preferiti), si è chinato e mi ha abbracciata fortissimo.

Io, che non ho mai sopportato le persone “possessive”, l’ho guardato e gli ho detto: “Tu sei mio. Ed io sono tua”.

Fanculo le mie idee sulla libertà e sul possesso.
Questi sono i nostri confini, quelli che voglio e di cui, so, ho bisogno.

6 commenti:

  1. Nemmeno io sono mai stata gelosa, forse perché Superdaddy è sempre stato peggio di Otello, diciamo che era geloso per tutti e due :-) però mi fa piacere essere amata e amare, avere una persona che sempre si preoccupa di me e io di lui, la libertà va bene ma la solitudine deve essere davvero triste...

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  2. Ma sai che raramente si sente una persona ammettere i propri limiti/errori in questo modo?ti faccio i miei complimenti perché nelle tue parole a volte mi ritrovo e leggendoti mi son resa conto di quanto,e quanto spesso,ci nascondiamo la vera vera verità ....sopratutto a noi stesse!bel post!
    Ah...piacere,io sono Giorgia :-)

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  3. Bellissimo post. Brava.

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