Per parlare d'Amore, a modo mio.

martedì 8 ottobre 2013

42





Adoro questo numero. No, non per il significato numerologico perché non me ne intendo molto anche se, cercando su Internet, ho dato un’occhiata al significato magico dei numeri della Cabala (cosa che, tra l’altro, approfondirò, semplicemente per diletto) e mi è piaciuto molto.


A quanto pare il 4 rappresenta il mondo fisico, la materia mentre il 2 la Creazione, la nascita della dualità, la dicotomia tra mondo fisico e mondo spirituale. Con un po’ di fantasia voglio interpretare il 42 come “consapevolezza” dell’essere in quanto corpo fisico e spirituale nell’universo.


Ma, lasciando perdere queste cose, il “mio” 42 rappresenta semplicemente la taglia degli abiti che indosso ora, quella che portavo quando avevo vent’anni.


Vedete, dopo essere diventata mamma, il mio corpo è cambiato (ahimé!) e da un fuscello che ero (il maritino diceva che fossi il suo “bijoux”), mi sono trasformata letteralmente in una mucca (per di più senza latte). Ovviamente non ha mai detto “sei la mia mucca” perché ora, altrimenti, non staremmo più insieme… Però, io sapevo di sembrare una mucca. Lui (probabilmente per pietà) non mi ha mai fatto pesare la cosa, ma “pesava” a me, che sapevo quanto pesassi.


Intendiamoci, non ho mai dato importanza al fisico, finché non sono diventata mamma (aridaje)… Nostro figlio ha quasi otto anni e in tutto questo tempo ho alternato periodi di grassezza vera e propria a periodi di grassezza moderata. E comunque non mi sono mai piaciuta. Ed è questo è il punto: piacersi.


Quando ho scritto “Un cassetto del cuore” ho perso cinque chili (io dimagrisco quando sono intenta a scrivere) ed è scattato in me qualcosa che mi ha fatto dire: “Voglio tornare bella”. 


Non ho fatto “diete” strane o particolari perché non ho costanza; di solito, in questi anni mi mettevo a dieta il lunedì e terminavo al mercoledì. Quindi…


Ho semplicemente cambiato alimentazione. Non posso dire di essere diventata vegetariana perché, qualche volta, mangio il pesce però ho eliminato completamente carne e latticini. E non esagero coi carboidrati.

Credetemi se vi dico che già così mi sono “sgonfiata”. Mangio tantissima verdura e legumi (un sacco di lenticchie per il ferro). 


Se avete problemi di peso, consiglio vivamente di andare da un medico e fare tutti gli esami, poi, senza pregiudizi, affacciatevi al mondo vegetariano. Senza pregiudizi.


Oggi, ho indossato un cappotto taglia 42 che avevo nell’armadio da vent’anni (non butto via niente) e mi stava pure un po’ larghino. Ora, penserete che mi sia totalmente rincretinita ma, chi mi conosce lo sa, prima di diventare mamma (aridaje aridaje) ho sempre portato la taglia 40 o 42… Insomma, sono tornata al mio peso ideale.


Oggi, guardandomi allo specchio mi sono piaciuta molto, sono tornata a piacermi. Il mio corpo, mi piace. Adesso. Ed è una bellissima sensazione. Mi sono guardata allo specchio e, dopo tanto tempo, mi sono “riconosciuta”. Sono tornata “Io”. Ed è bello “ritrovarsi” quando non ci si trova più da un po’.


La scorsa settimana, ho avuto stranamente una crisi di gelosia nei confronti del maritino per una stupidata, davvero per una stupidata. Chi mi conosce sa anche che è praticamente impossibile che io sia gelosa ma si vede che c’è sempre una prima volta… Una iena, avete presente? La cosa buffa è che non la fossi quando mi sentivo “mucca woman” e lo sono diventata adesso che mi piaccio.


Beh, fatto sta che il maritino, secondo me, è tornato a guardarmi con gli occhi che piacciono a me, quelli che voglio io, e questa cosa mi fa stare benissimo. Oppure sono io che ho cominciato a guardarmi con uno sguardo più “consapevole”. Sono una donna di 41 anni che ha avuto la fortuna di diventare anche una madre, ho una cicatrice nel ventre che neanche ve la immaginate (senza pancia si vede di più) ma sono io, sono sempre io. E mi piaccio sul serio.

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