“La mamma perfetta” è il titolo ironico del mio primo libro
(cartaceo), pubblicato da Mursia nel maggio 2011 e del quale ho
acquisito dall’editore tutti i diritti.
In questi giorni sto lavorando per renderlo un ebook e presto
sarà disponibile su Amazon.
Non ho voglia di soffermarmi a parlare del futuro dell’editoria,
a considerare se sia meglio o più bello cartaceo o digitale, o approfondire
quello che penso sia il destino inevitabile di alcune case editrici ma credo
che gli ebook siano “il nuovo che avanza” e che sia un atteggiamento
controproducente e negativo non porgervi almeno uno sguardo curioso e (perché
no?) propositivo.
Il “nuovo” non è sempre “peggio”.
Non voglio neppure soffermarmi a riflettere su quanto convenga a
un autore, pubblicare tramite il classico editore rispetto al fatto di farlo da
“indipendente”, sia a livello – appunto – di libertà personale sia per quanto
riguarda il guadagno effettivo dell’autore sul prezzo di copertina di un libro
cartaceo rispetto a quello di un ebook. O sulla distribuzione di un libro da
parte di un editore classico rispetto a quella digitale. O sulla promozione… Ho
già considerato la questione parecchie volte e sicuramente ho già scelto.
Il libro cartaceo continuerà ad esistere (seppure, a lungo
andare, in minor misura), continueremo a leggerlo e a regalarlo, ma c’è - a
fianco - un altro mondo che corre veloce, molto veloce e che non ha senso, a
mio parere, trascurare… Perché rappresenta, nel bene e nel male, il futuro,
neanche troppo lontano, che alcuni editori, quando invece potrebbero “evolversi”,
continuano a fare finta di ignorare, restando fermi. Perché, spesso, il
cambiamento genera timore e impedisce ad alcuni di guardare oltre.
quanto hai ragione antonella! sono davvero contenta della novità :-D
RispondiEliminaEh, Letizia... Grazie, mi fa piacere che tu sia contenta perché lo sono anch'io! ;-)
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